domenica 25 aprile 2010

Un super Iaquinta rilancia la Vecchia Signora nella lotta per l'Europaca



Grazie ad uno Iaquinta in forma mondiale la Juventus fa a polpette un Bari volenteroso per appena 45 minuti, insufficienti per portare a casa anche solo una parte della posta in gioco. Con questi tre punti, i bianconeri si riservano il diritto di continuare a sognare il quarto posto con annessa qualificazione alla Champions League: difficile, ma non impossibile con uno Iaquinta così.


In campo - Con Sissoko e Melo squalificati, a Zaccheroni non resta che affidarsi a Poulsen: vertice basso del rombo il danese, ai suoi lati agiranno Camoranesi e Marchisio. In difesa De Ceglie vince il ballottaggio con Grosso, mentre Amauri stringe i denti e nonostante i problemi alla schiena avuti in settimana scende in campo al fianco di Del Piero. Ventura, che ritrova Donati ed Almiron, risponde dando fiducia a chi ha avuto meno spazio: Castillo, Koman, Stellini e Belmonte hanno l'opportunità di godersi questa fantastica stagione.

Si gioca - Juventus e Bari danno vita ad un primo tempo vivace, anche se il gol resta una chimera. I primi minuti testimoniano la buona fede degli ospiti, la cui trasferta torinese è tutt'altro che una scampagnata al sapore di primavera: palla sempre a pelo d'erba, rapidi scambi e cambi di gioco, è questo il Bari targato Ventura. Per cercare di arginare la manovra biancorossa, Zaccheroni ricorre ad un semplice ma non particolarmente efficace espediente tattico: in fase di non possesso, Del Piero e Diego si allargano rispettivamente a sinistra e destra per portare pressione ai difensori baresi, chiamati costantemente ad incominciare l'azione. Il predominio territoriale è però juventino, anche se Gillet viene raramente chiamato in causa. Il Bari, dal canto suo, si limita a disinnescare le numerose ma non sempre fluide manovre juventine e ripartite in contropiede con la solita foga, sfiorando addirittura il gol: è necessario un prodigio di Buffon per negare a Koman il secondo gol in Serie A. Da segnalare poi le numerose recriminazioni da parte juventina a causa di alcuni episodi dubbi - ma apparentemente corretti - su cui il direttore di gara, Gervasoni, ha preferito non metter bocca al fischietto.

Dopo i consueti - purtroppo - tafferugli, il secondo tempo inizia con due facce nuove sul terreno di gioco: Iaquinta e Candreva rimpiazzano Amauri e Camoranesi. Ed è proprio il centravanti calabrese a cambiare volto alla gara, vestendo i panni del condottiero nell'assedio juventino. Il Bari, schiacciato nella propria metò campo, non può fare altro che subire l'iniziativa degli assatanati bianconeri: la traversa di Del Piero fa da preludio al vantaggio di Iaquinta, ispirato dal fantasioso fantasista Diego. Proprio al brasiliano Iaquinta regala il gol di quello che sarebbe il raddoppio se Gervasoni non annullasse su segnalazione del guardalinee, bravo ma tardivo a ravvisare il fuorigioco del numero 28. Perché il 2-0 venga messo a referto bisogna attendere ancora qualche minuto: su un inconsueto contropiede juventino, risposta all'unica sortita offensiva barese della ripresa, Diego viene atterrato da Gillet, impietosamente trafitto dal dischetto da Del Piero. Nel finale, tap-in vincente ancora di Iaquinta: 3-0, tutti a casa.

La chicca - Quattro mesi di stop per un menisco, ed un'astinenza dalla propria ragione di vita, il gol, che durava dal 24 settembre: la maglia, lanciata via in segno di liberazione nel giorno più adatto - oggi è il 25 aprile, non dimentichiamolo - segna il ritorno alla vita calcistica di Iaquinta.

La chiave - Amauri, anziché al calcio, gioca a fare la bella statuina: Zaccheroni non ha scelta, e lo sostituisce. Naturale ricambio, Vincenzo Iaquinta, che entra, segna, fa segnare Diego e consente allo stesso brasiliano di guadagnarsi un rigore poi trasformato con successo da capitan Del Piero. Nel finale raddoppia: il Sudafrica è vicino.

Top&Flop - Iaquinta accende la Juve, riuscendo in un'impresa assai ardua. Diego si sveglia nella ripresa, mentre Chiellini e Buffon sono due garanzie. Bene pure Candreva e Marchisio. Il Bari è già in vacanza.

Antonio Giusto

IL TABELLINO

JUVENTUS-BARI 3-0

MARCATORI: 53' e 87' Iaquinta, 69' Del Piero (rig.).

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6.5; Zebina 5, Cannavaro 6, Chiellini 6..5, De Ceglie 6; Camoranesi 5.5 (46' Candreva 6.5), Poulsen 6, Marchisio 6.5 (78' Salihamidzic s.v.); Diego 6; Amauri 5 (46' Iaquinta 7.5), Del Piero 6. A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Marrone. All.: Zaccheroni 6.5

BARI (4-4-2): Gillet 6; Belmonte 5.5, Bonucci 5.5, Stellini 5.5, S.Masiello 6; Alvarez 6.5 (71' Gosztonyi s.v.), Almiron 5,5, Donati 6, Koman 5.5 (63' Rivas 6); Barreto 5.5, Castillo 5 (55' Meggiorini 5). A disposizione: Padelli, Diamoutene, Parisi, De Vezze. All.: Ventura 5.5

ARBITRO: Gervasoni 6.5.

AMMONITI: Camoranesi, Iaquinta (J), Almiron, Meggiorini, Gillet (B).

Fonte: Goal.com

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