sabato 7 febbraio 2009

La Top 5 dei talenti della Coppa d'Africa Under 20

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Si è recentemente disputata in Ruanda la sedicesima Coppa d'Africa under 20, che ha visto trionfare il Ghana, vittorioso per 2-0 in finale sul Camerun. Molti giocatori hanno sfruttato questa prestigiosa vetrina per mettersi in mostra: George Maluleka (Sudafrica), Germain Tiko (Camerun), Jonathan Mensah (Ghana), Jean Mugiraneza (Ruanda), Mohamed Talaat (Egitto), Thulani Serero (Sudafrica).
In questa Top 5 ho cercato di dare spazio ai migliori giocatori (a mio, opinabilissimo, parere) delle prime quattro classificate – Ghana, Camerun, Nigeria e Sudafrica – in rigoroso ordine di piazzamento, più l’«intruso» Inkoom, terzino destro del Ghana «oscurato» dal capocannoniere Osei ma meritevolissimo di un posto in questa classifica.

QUINTO - Samuel INKOOM (Ghana)
Classe 1989, destro naturale, normolineo (179 cm 75 kg), rapidissimo, copre l'intera fascia destra oltre a sapersi adattare come interno di centrocampo. Piedi ottimi, gran visione di gioco, inusuale per un terzino, capita spesso che sia lui ad avviare l'azione con precisi lanci lunghi per le punte o con progressioni che tanto ricordano quelle di Maicon. Come il terzino nerazzurro ama proporsi in avanti per vie centrali, sfruttando combinazioni con i compagni che gli consentono di presentarsi in area di rigore con inusuale facilità. Se sceglie la fascia invece punta dritto il fondo, alla ricerca del traversone, abbastanza preciso ed effettato. Non solo attacco però: il giocatore sa farsi valere anche in fase difensiva: è bravo nel tackle e resistente nel contrasto. Gioca nell'Asante Kotoko, ma diversi club europei, Barça in testa, hanno chiesto informazioni su di lui.

QUARTO - Ramahlwe MPHAHLELE (Sudafrica)
Classe 1990, destro naturale, normolineo (176 cm x 65 kg) asciutto, fisico elastico, difensore centrale e capitano del Sudafrica. Si ispira a Cannavaro, ed ha parecchi punti in comune con il campione del mondo: a dispetto di un'altezza ridotta, almeno in rapporto a quella degli altri centrali difensivi, è un buon colpitore di testa, in grado di rendersi pericoloso anche nell'area di rigore avversaria. Come Cannavaro, leader naturale, e come il capitano azzurro bravo nel tackle, pulito, e nelle chiusure. Insuperabile nell'uno-contro-uno, il lancio è preciso, il disimpegno buono ed il rinvio potente, ed è anche abbastanza rapido. Gioca nei Moroka Swallows, club di Premier Soccer League sudafricana.

TERZO - Rabiu IBRAHIM (Nigeria)
Classe 1991, mancino naturale, brevilineo (167 cm x 58 kg) asciutto ed elastico, gioca preferibilmente dietro le punte, dove può sfruttare al meglio le proprie doti per rifinire l'azione offensiva o cercare l'inserimento, ma si adatta anche nel classico 4-4-2 come centrale sinistro di centrocampo. Baricentro basso, dotatissimo tecnicamente, il dribbling non è il suo marchio di fabbrica ma se la cava piuttosto bene, in particolare nello stretto. Controllo di palla eccezionale, elegante nella giocata e nei movimenti, grande visione di gioco e creatività al servizio di un sinistro che è in grado di dipingere lanci a lunga gittata come di verticalizzare per i compagni. Il calcio da fuori non è potentissimo, ma sufficientemente preciso. Forte anche sul piano caratteriale, da un anno e mezzo è stato messo sotto contratto dai previdenti dirigenti dello Sporting Lisbona.

SECONDO - Patrick EKENG (Camerun)
Tra i tanti camerunesi messisi in mostra in questa competizione (Owona, Zoua, Tiko ed Ekeng) sceglierne uno era difficile, e la mia scelta alla fine è ricaduta sul numero 14. Classe 1989, destro naturale, normolineo potente e compatto, baricentro basso, Ekeng è un esterno di centrocampo in grado di giostrare su entrambe le fasce: partendo da destra cerca costantemente il fondo per crossare, se parte da sinistra invece può accentrarsi per provare il tiro da fuori grazie ad un calcio abbastanza potente e preciso. Resistente nel contrasto, ottima progressione palla al piede, bruciante nello scatto ed rapidissimo nel breve, gioca nel Canon di Yaoundé

PRIMO - Ransford OSEI (Ghana)
Classe 1990, destro naturale, brevilineo (168 cm x 67 kg) compatto, agile e veloce, Ransford Osei è stato l'indiscusso protagonista della competizione: 7 goal e titolo di miglior giocatore del torneo messo in tasca con grande naturalezza. Osei fa della velocità il proprio punto di forza: ottimo contropiedista, fulmineo nello scatto, velocissimo sul breve, attacca costantemente lo spazio. Grande fiuto del goal, è un ottimo realizzatore, ma può anche decentrarsi per convergere al centro o servire assist ai compagni. Gioca nel Maccabi Haifa, in Israele, ma se continua così ci resterà ancora per poco, pochissimo tempo.

Antonio Giusto

Fonte: Goal.com

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonio Giusto ha detto...

Chrisantus, mip pupillo personale, ha giocato, ma ha deluso le aspettative. Un solo gol, contro la Costa d'avorio nel giorne eliminatorio, ed un ingresso in campo all'89' nella finalina con il Sudafrica che fa tanto male. Ad Amburgo non gioca, ed il suo rendimento ne risente: o va in prestito in qualche squadra che gli assicura il posto, oppure rischia di bruciarsi.