lunedì 3 novembre 2008

Serie A: 10ª giornata

Atalanta-Lecce 0-0 Download Video

A Bergamo il modulo del Lecce è nuovo, l’atteggiamento no. I padroni di casa vengono lasciati fare dagli uomini di Beretta, che si limitano a non concedere troppi spazi e provarci occasionalmente in contropiede. Quando Valdes viene espulso (68’) l’Atalanta si accontenta del pari, come del resto il Lecce. Un buon punto per entrambe.

Cagliari-Bologna 5-1 Download Video Gol 18′ p.t. Di Vaio, 44′ p.t. Acquafresca; 3′ s.t. Conti, 6′ s.t. Acquafresca, 23′ s.t. e 39′ s.t. Jeda

Tutto come l’anno, anzi, il campionato, scorso: Sant’Elia roccaforte inespugnabile e Acquafresca bomber principe del Cagliari. Il primo gol lo firma però Di Vaio, a cui Acquafresca risponde di testa in chiusura di primo tempo. Nella ripresa il Cagliari dilaga: Conti, Acquafresca e due volte Jeda fissano il risultato sul 5-1, che risolleva il Cagliari e affossa il Bologna.

Juventus-Roma 2-0 Download Video Gol 38′ p.t. Del Piero; 3′ s.t. Marchionni

Quinta sconfitta fuori casa in altrettante partite per una Roma in crisi nerissima. A Torino, contro la Juve, i giallorossi (nuovamente privi di Totti) hanno palesato le solite difficoltà in fase difensiva, facendo comunque intravedere qualcosa di buono nei primi 20’, in cui arriva anche un curioso palo di Panucci, il cui cross dalla destra sorprende Manninger ma colpisce il legno. Dopodichè la Roma si spegne, lasciando la scena alla Juve, che al 38’ si porta in vantaggio con Del Piero, il cui calcio di punizione dai 30 metri non lascia scampo a Doni, comunque il migliore dei suoi. In avvio di ripresa è proprio Doni ad evitare il 2-0 di Amauri, la cui splendida rovesciata trova pronto il connazionale, ma l’ex portiere della Juventude non riesce ad opporsi al delicato destro di Marchionni che lo scavalca per il 2-0 che chiude la partita. Juve che torna a credere nello scudetto, Roma ad un solo punto sulla zona retrocessione.

Lazio-Catania 1-0 40′ s.t. Foggia

Il momento magico del Catania è finito, quello della Lazio è appena ricominciato. La partita la fa la Lazio, e il Catania si limita a difendersi con ordine e ad affidarsi alle parate di Bizzarri, che sta vivendo un periodo di grazia. Tra i biancocelesti i più pericolosi sono, come di consueto, Zarate e Pandev, mentre la prestazione di Rocchi è insufficiente. Il gol porta però la firma di Foggia, subentrato a Brocchi al 70’, che a cinque minuti dal termine batte Bizzarri con un preciso sinistro dall’altezza del dischetto. La Lazio riprende la propria marcia dopo il pessimo mese di ottobre, il Catania si assesta a metà classifica.

Milan-Napoli 1-0 41′ s.t. aut. Denis

Quattro anni dopo il Milan è in testa alla classifica, e il merito è tutto di un attaccante del Napoli. I rossoneri hanno però dovuto penare, e non poco, per portare a casa questi tre punti. Dopo un primo tempo equilibrato, in cui entrambe le squadre hanno avuto l’occasione di portarsi in vantaggio, nella ripresa la partita la fa il Milan, data l’inferiorità numerica degli avversari causata dal rosso rimediato da Maggio al 44’ per un fallo su Jankulovski. Il Milan costringe il Napoli nella sua metà campo, ma i partenopei sono bravi a ripartire, in particolare con l’indiavolato Lavezzi. Nell’ultima mezz’ora è un vero e proprio assedio, ci provano tutti: Borriello, il suo sostituto Inzaghi, Kaká che colpisce il palo e Pato che si divora un gol praticamente già fatto a due passi dalla porta. Il Milan si vede poi recapitare un rigore quantomeno dubbio per un «mani» – involontario – di Pazienza. Dal dischetto va Kaká, ma Iezzo si oppone (per la cronaca si tratta del primo rigore sbagliato in questa stagione dopo che i precedenti 24 tentativi erano andati tutti a segno). Per il Napoli sembra fatta, ma al 41’ Denis sbaglia porta sul calcio di punizione di Ronaldinho dalla sinistra. Milan di nuovo in vetta, Napoli quarto ma consapevole della propria forza.

Palermo-Chievo Verona 3-0 23′ p.t. rig. Miccoli, 37′ p.t. Kjaer, 46′ p.t. Cavani

Kjaer show al Barbera, dove il 19enne difensore rosanero dà sfoggio delle proprie doti. Per prima cosa il biondo danese si guadagna un rigore, trasformato da Miccoli, poi si mette in proprio e fa 2-0 con la complicità di Yepes (che lo marca in maniera troppo approssimativa) sugli sviluppi di un corner. Il 3-0 arriva con Cavani, che a tu-per-tu con Sorrentino non sbaglia e chiude il match. Il Chievo le occasioni per riaprirlo le avrebbe, ma non è fortunato: i tentativi di Pellissier, Luciano e Bogdani vengono neutralizzati dai legni. Palermo risollevato, Chievo penultimo.

Reggina-Inter 2-3 9′ p.t. Maicon, 23′ p.t. Vieira, 34′ p.t. Cozza; 8′ s.t. Brienza, 46′ s.t. Cordoba

Due punte e due ali in campo, e in gol ci vanno due difensori e un mediano. Questo lo strano destino dell’Inter, i cui problemi in fase realizzativi sono sempre più evidenti, e Mourinho non pare in grado di risolverli, dato che persistono sin dalle prime amichevoli estive, in cui però la difesa era risultata granitica, a differenza di quanto accaduto al Granillo. Contro la Reggina l’Inter parte forte e dopo appena 9’ minuti un’invenzione di Ibrahimovic trova Maicon in area, e il brasiliano non ci pensa su due volte prima di scaricare un gran destro che sorprende Campagnolo. Al 23’ è addirittura 2-0 per l’Inter, con Vieira che infila tra le gambe il portiere amaranto. Partita chiusa? Assolutamente no: Cozza (lasciato colpevolmente libero al limite dell’area sugli sviluppi di un corner) e Brienza riequilibrano il match, deciso a tempo scaduto da Cordoba, che segna un gol da consumato uomo d’area sugli sviluppi di un corner dalla sinistra. Inter capolista per un giorno, Reggina sempre ultima.

Sampdoria-Torino 1-0 40′ s.t. Bellucci

Torna Bellucci e torna anche la Samp: con l’ex bolognese in campo dall’inizio la Sampdoria ha conquistato sei punti nelle ultime due partite, con altrettanti suoi gol. Contro il Torino il primo tempo non è propriamente brillante, ma nella ripresa la partita si ravviva. Amoroso riesce addirittura a segnare, ma Ayroldi annulla inspiegabilmente scatenando le proteste dei granata, che nel finale vengono beffati da Bellucci, il cui colpo di tacco sorprende Calderoni. La Samp si allontana progressivamente dai bassifondi della classifica in cui il Toro continua ad annaspare.

Siena-Fiorentina 1-0 32′ s.t. Kharja

Come un anno fa la Fiorentina cade a Siena, e il risultato è il medesimo: 1-0 per i padroni di casa. Dopo un primo tempo equilibrato in cui Mutu cerca, senza riuscirvi, di sopperire all’assenza di Gilardino, nella ripresa il Siena viene fuori: prima Frick colpisce il palo da pochi passi, poi, al 76’, Kharja segna il gol-partita, svettando di testa su un corner dalla destra. Pazzini, supportato dal volenteroso Jovetic (subentrato a Mutu), può ben poco, e così il Siena mette in cascina tre preziosi punti. La Fiorentina perde un’importante occasione di avvicinare la vetta della classifica, il Siena staziona stabilmente a metà di essa.

Udinese-Genoa 2-2 4′ p.t. rig. D’Agostino; 19′ s.t. rig. Milito, 22′ s.t. Sculli, 33′ s.t. Quagliarella

Spettacolo al Friuli, dove Udinese e Genoa disputano la partita più avvincente del weekend calcistico. Per passare in vantaggio all’Udinese bastano appena 4’ e l’ingenuità di Criscito, che trattiene Floro Flores e permette a D’Agostino di freddare Rubino dal dischetto. Il Genoa però non ci sta, e fa di tutto per riportare il match in parità, ma un Handanovic in giornata di grazia si oppone alle numerose conclusioni dei rossoblù. Al quarto d’ora della ripresa il Genoa torna al consueto 3-4-3, e in tre minuti Milito e Sculli ribaltano il risultato: prima l’argentino trasforma un rigore fischiato per fallo di Lukovic su Vanden Borre, poi veste i panni dell’assist-man per la gioia di Sculli, che fa 2-1. Marino capisce che l’unica soluzione per portare a casa punti è mettere dentro Di Natale e Quagliarella, ed è proprio l’ex doriano a fare 2-2 insaccando al volo un cross dalla destra di Pepe. Udinese appaiata all’Inter al secondo posto in classifica, Genoa ancora nella parte sinistra della classifica.

CLASSIFICA

Milan 22, Inter e Udinese 21, Napoli 20, Lazio 19, Juventus 18, Genoa e Fiorentina 17, Palermo 16, Catania 15, Atalanta 14, Siena 12, Lecce 11, Cagliari e Sampdoria 10, Torino 8, Roma 7, Bologna e Chievo Verona 6, Reggina 5.
Roma e Sampdoria una partita in meno.

MARCATORI

7 gol: Gilardino (Fiorentina)
6 gol: Miccoli (Palermo), Milito (Genoa), Zarate (Lazio)
5 gol: Amauri (Juventus), Denis (Napoli), Di Vaio (Bologna), Ibrahimovic (Inter), Pandev (Lazio), Quagliarella (Udinese)

Scritto da Antonio Giusto

Fonte: RecontraGolazo

4 commenti:

Vojvoda ha detto...

Genoa e Napoli terranno sino alla fine,ancor più perchè non hanno impegni europei da soddisfare.
L'Udinese sembra dare più importanza alla uefa che al campionato,quindi strada facendo potrebbe mollare.
Vedo male la Fiorentina,di cui si vantano stranamente le qualità di mercato del direttore sportivo Corvino e quelle in panchina di Prandelli.
Squadra che ha speso molto,e molto male,per me(a parte Jovetic).
Il Catania come ti scrissi in tempi non sospetti ha invece operato scelte oculate e merita il posto che si ritrova.
La Lazio pur beneficiando di molti prestiti(Zarate e Matuzalem su tutti), giocatori riscattati dai prestiti per poco(Stefan),oppure riscattati dopo esperienze fallimentari(Rozehnal al Newcastle),o anche giunti a fine contratto(vedi Dabo),oppure presi per poche lire(come Lichtsteiner),ha messo in piedi una squadra più che valida nel torneo italiano e potrebbe anche insidiare uno dei primi 4 posti.
In sostanza:Milan,Inter,Juve,Udinese,
Lazio,Genoa e Napoli sembra che possano dividersi i primi 7 posti.
Delusioni rischiano di essere la Roma in primis e poi la Fiorentina.
Palermo e Samp. si attesteranno intorno al decimo posto senza rischiare,ma anche senza ambire a nulla di particolare.
Vedo molto male il Torino(come sempre d'altra parte...)
Almeno questo è il mio pensiero ad un quarto di torneo.
Ciao;-)

Antonio Giusto ha detto...

per Vojvoda:
Andiamo per punti:
Genoa e Napoli: entrambe sono partite assai bene, ma nutro seri dubbi sul fatto che il Napoli possa continuare così: non giocherà l'Uefa, e questo è un gran vantaggio, ma le seconde linee non sono all'altezza dei titolari, e per vedere gli azzurri in Champions bisognerà pazientare un altro po'. Che il Genoa mantenga tale posizione in classifica è più plausibile, sempre che Milito non manchi per periodi di tempo lunghi (Olivera come prima punta è disastroso).
L'Udinese può tranquillamente permettersi di onorare l'impegno-Uefa: l'organico è ricco di alternative di livello, e se si continua a lasciar riposare Di Natale come verrà fatto a Mosca i friulani possono davvero stupire.
Capitolo Fiorentina: Jovetic, se non viene utilizzato, è un pessimo acquisto: il ragazzo ha un enorme potenziale, ma se non gioca non può esprimerlo e rischia di bruciarsi. In sede di campagna acquisti, poi, il vero grande errore è stato Vargas, improponibile come terzino: il peruviano è un'ala, ed è lì che spesso ha giocato sia con la camiseta blanquirroja che nel Catania. La Fiorentina gioca però col centrocampo a rombo o, in alternativa, col 4-3-3, dove esterno mancino d'attacco gioca Mutu. A conti fatti era meglio continuare con Pasqual o all'evenienza Gobbi sulla corsia sinistra di difesa.
Il Catania dopo un avvio a razzo si sta assestando sui binari che penso seguirà fino al termine del campionato: un posto di tranquilla metà classifica.
La Lazio, passato l'ottobre nero e con Rocchi pronto al rientro a tempo pieno (finora non s'è visto il giocatore ammirato nelle passate stagioni), si candida ad un piazzamento Uefa.
Per quanto riguarda le prime sette posizioni io le vedo così: Inter, Milan, Juventus, Roma (per il rotto della cuffia), Udinese, Lazio (o Fiorentina), Napoli.
Per quanto corncerne le delusioni, la Fiorentina è la principale candidata, più che altro perché aveva fatto intendere di voler ripetere la passata stagione nonostante l'impegno Champions: se esce ora, può recuperare, se dovesse continuare il cammino europeo difficilmente potrà entrare tra le prime sette. La Roma invence potrebbe rilanciarsi alla grande dopo il successo sul Chelsea, arrivato grazie al nuovo modulo (centrocampo a rombo con De Rossi vertice basso, Perrotta e Brighi ai lati e Pizarro riportato all'antica posizione di trequartista, con Vucinic libero di spaziare alle spalle di Totti senza essere confinato sulla sinistra) che promette di mandare in soffitta il tradizionale 4-2-3-1 che ultimamente non rendeva più.
Il Palermo dipende da Ballardini, che se dovesse ripetere un girone di ritorno come quello della scorsa stagione potrebbe portare i rosanero a respirare nuovamente l'aria europea. La Samp a gennaio dovrebbe rinforzarsi come promesso da Marotta, ma adesso che è tornato Bellucci i doriani torneranno a marciare in maniera regolare.
Il Toro, che pareva aver fatto un buon mercato, ha tralasciato la difesa, dove quattro marcantoni come Natali, Franceschini, Pratali e Natali soffrono terribilmente gli avversari veloci. Il duo Amoruso-Bianchi, che prometteva di migliorare quanto fatto a Reggio grazie al supporto di Rosina, sta deludendo le attese. Tempi bui attendono il Toro.

A presto, ;-)


The Chosen One ha detto...

Io credo che tutto sommato il Napoli possa tenere un buon ritmo perchè anche a Milano ha dimostrato di essere una squadra tosta.
Il Genoa gioca un bel calcio ma credo che con l'arrivo dell'inverno e il peggiorare delle condizioni dei terreni di gioco, possa avere dei problemi.

L'Udinese ha un progetto serio e gli uomini giusti per realizzarlo, meriterebbe di nuovo un posto in Champions, ma non penso che possa tenere fino alla fine.

La Fiorentina la prossima Champions invece rschia di guardarsela da casa visto che il Gila segna, ma tutta la squadra non gira e non ha una rosa adatta al doppio impegno, se poi ci mettiamo che in Coppa sta deludendo, ecco che si prospetta un anno buio per i Della Valle.

Ciao Antonio

Antonio Giusto ha detto...

per The Chosen One:
per la Champions vedo più Udinese che Napoli.

La Fiorentina invece un posto in Champions potrebbe anche guadagnarselo se venisse eliminata al primo turno, ma ho seri dubbi sul fatto che lo Steaua Bucarest possa sottrare il terzo posto ai Viola, che quasi certamente proseguiranno l'avventura europea in Uefa.