martedì 14 aprile 2009

Occhio a Neymar, dicono sia il nuovo Pelé!


BIO
Data di nascita: 5 febbraio 1992
Luogo di nascita: Mogi das Cruzes (Brasile)
Nazionalità: brasiliana
Altezza: 174 cm
Peso forma: 54 kg
Ruolo: attaccante
Squadra di appartenenza: Santos


Ha poco più di 17 anni, gioca nel Santos e Pelé ha già sentenziato: «può diventare più forte di me». È Neymar, bambino prodigio del calcio carioca già finito nelle mire del Milan, intenzionato a ripetere quanto fatto con Kaká e Pato. Conosciamolo meglio.

ENFANT PRODIGE – Neymar da Silva Santos Júnior, per tutti semplicemente Neymar, viene alla luce il 5 febbraio 1992 a Mogi das Cruzes, stato di San Paolo. A un tiro di schioppo da São Vicente, cittadina che ha dato i Natali ad un certo Robson de Souza, meglio noto come Robinho, a cui viene accostato da chiunque abbia la fortuna di ammirarlo accarezzare il pallone, cui dà del «tu» con disarmante facilità. Fromboliere sin dalla culla, proprio a São Vicente, nella squadra di futsal, mette in mostra le proprie doti, che non sfuggono alla dirigenza santista, abile ad accaparrarselo quando il ragazzo ha appena 9 anni (e già qualche offerta dal Vecchio Continente).

SANTOS - Lui intanto cresce con calma e tranquillità, in attesa di avere l’età giusta per faville tra i professionisti, e sceglie palcoscenici importanti per mettersi in mostra: Sudamericano under 15 del 2007, Torneo Mediterraneo 2008 e Copinha sono sufficienti a far accorrere al Vila Belmiro decine e decine di osservatori che vogliono sapere tutto di quel funambolo già al centro di un contenzioso tra Real e Barça nel 2006, quando aveva appena 14 anni. Dopo la Copinha 2009, viene giudicato pronto per spiccare il grande salto: nel Paulista attualmente in corso il ragazzo si conquista un posto da titolare in prima squadra (l’esordio il 7 marzo, contro l’Oeste, arriva però dalla panchina), e trova anche il modo di marcare tre reti, contro Mogi Mirim, Santo André e soprattutto Palmeiras, cui segna il gol del decisivo nel 2-1 della gara d'andata di semifinale. In campo dimostra di avere tutto per sfondare, però fuori dal rettangolo verde gli manca la modestia: va in giro dicendo di avere «tutto di Pelé, l’abilità palla al piede di Robinho e la capacità di far gol di Kleber Pereira».

SCHEDA TECNICA – Classe 1992, destro naturale, normolineo (174 cm x 54 kg) esile ed elastico, Neymar è in grado di agire sia come seconda punta che come trequartista. Non disdegna neppure partire dall’esterno, dove può esibirsi in ubriacanti dribbling volti ad infiammare la torcida oppure cercare il fondo per il cross. Bene anche per vie centrali: la visione di gioco, anch’essa sopra la media, gli permette di inventare gustosi assist per i compagni, e si può inserire con facilità in area partendo da dietro. Può far male anche da fermo, vista l’abilità nel calciare le punizioni. Bagaglio tecnico di prim’ordine, a dispetto di un’altezza tutto sommato contenuta può vantare un ottimo colpo di testa, e pur essendo destro il mancino non pare di molto inferiore al piede prediletto. Ah già, fa tutto questo a velocità supersonica.

FUTURO ROSSONERO? – Il Milan, che ha rapporti privilegiati con il Brasile e con l’agente del giocatore, Wagner Ribeiro, il quale già nel 2003 ebbe a che fare con i rossoneri nell’operazione-Kaká, ha ovviamente sondato il terreno. Le notizie, però, sono tutt’altro che incoraggianti: il Santos, sicuro di avere in casa un «craque», ha provveduto a rilevare tutto il cartellino del giocatore, che in precedenza apparteneva per il 40% al Gruppo Sonda, e gli ha fatto firmare un remunerativo contratto fino al 2014 con clausola di rescissione fissata a 30 milioni, in modo da cautelarsi nel caso di eventuali «scippi» europei. Per 20 milioni circa potrebbe partire, ragion per cui Leonardo ha già iniziato a sondare il terreno. Tifosi rossoneri, incrociate le dita.

Antonio Giusto

Fonte: Goal.com

1 commento:

Brahma ha detto...

E' molto bravo,speriamo si possa confermare. Prima di lui altri ragazzi di belle speranze, proprio nel Santos,non hanno matenuto le promesse. Per ciò che riguarda il discorso contrattuale il Santos aveva (dicono non più) l'abitudine di far firmare dei contratti di rinnovo ai giocatori più promettenti e lasciarli nel cassetto senza depositarli.
Abraço