Gara di sbadigli sugli spalti del Mabhida Stadium. Tra Brasile e Portogallo finisce 0-0.
In campo - Queiroz e Dunga, certi del passaggio del turno, si dedicano al turnover in vista degli ottavi: il derby lusofono risulta quindi privo non solo di Kaká (squalificato), ma perde anche Robinho ed Elano (rimpiazzato da Alves) per quanto riguarda il Brasile; il tecnico portoghese dà invece fiducia a Ricardo Costa e Coentrão sulle corsie esterne, riproponendo Duda all'ala sinistra. Pepe mediano, Cristiano Ronaldo centravanti.
Si gioca - Il Brasile inizia subito a far la voce grosse: primi minuti in proiezione offensiva, anche se occasioni da gol latitano. Sulla fascia destra Maicon ed Alves creano parecchi grattacapi a Queiroz, che prova a risolvere il problema invertendo le posizioni degli esterni - Danny a sinistra e Duda a destra, ma il risultato non cambia. Il centrocampo lusitano è in bambola, mentre le poche folate offensive portano la firma dell'assai propositivo Coentrão. Per vedere l'unica, vera grande occasione dal gol del primo tempo occorre attendere la mezz'ora, quando Nilmar schianta sul palo il sinistro. Poi la partita s'incattivisce, e per evitare che il caratteraccio di Felipe Melo penalizzi la squadra in vista degli ottavi, Dunga sostituisce il mastino bianconero con Josué: mossa plateale, ma intelligente.
Il secondo tempo è un inno alla noia. Con l'ingresso di Simão al posto di Duda il Portogallo ostruisce la maggior fonte di gioco brasiliana: Maicon è bloccato, è bloccata pure la partita. L'unico sprazzo di spettacolo ce lo regala Archundia: cinque minuti di recupero sembrano un atroce prolungamento dell'agonia pallonara, ed invece qualcosina-ina-ina ne vien fuori. Però Eduardo fa buona guardia, e si chiude 0-0.
La chiave - Se c'è una chiave per aprire il catenaccio portoghese, evidentemente Dunga non l'ha trovata.
La chicca - La parata di Eduardo sul destro deviato di Ramires merita, così come merita Julio Cesar: due uscite «toste», necessarie per mantenere inviolata la porta.
Top&Flop - Julio Cesar poco impegnato, ma coraggioso; Maicon spinge, Melo è nervosissimo. Coentrão in grande spolvero, Cristiano Ronaldo solista.
Antonio Giusto
TABELLINO
PORTOGALLO-BRASILE 0-0
PORTOGALLO (4-2-3-1): Eduardo 6.5; R. Costa 6, B. Alves 6, R. Carvalho 6, F.Coentrão 7; Pepe 5.5 (64' P. Mendes 6), R. Meireles 6 (84' M. Veloso s.v.); Danny 5, Tiago 5.5, Duda 5.5 (54' Simão 6.5); C. Ronaldo 6. CT: Queiroz 6.
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar 7; Maicon 6.5, Lucio 6, Juan 6, Bastos 6.5; Felipe
Melo 4 (43' Josué 6), Gilberto Silva 6; Dani Alves 6, J. Baptista 5 (82' Ramires s.v.), Nilmar 6.5; Luis Fabiano 5.5 (85' Grafite s.v.). CT: Dunga 5.
ARBITRO: Archundia (Messico) 6.5.
AMMONITI: Duda, Tiago, Pepe, Coentrao (P), Luis Fabiano, Juan, Felipe Melo (B).
Fonte: Goal.com
In campo - Queiroz e Dunga, certi del passaggio del turno, si dedicano al turnover in vista degli ottavi: il derby lusofono risulta quindi privo non solo di Kaká (squalificato), ma perde anche Robinho ed Elano (rimpiazzato da Alves) per quanto riguarda il Brasile; il tecnico portoghese dà invece fiducia a Ricardo Costa e Coentrão sulle corsie esterne, riproponendo Duda all'ala sinistra. Pepe mediano, Cristiano Ronaldo centravanti.
Si gioca - Il Brasile inizia subito a far la voce grosse: primi minuti in proiezione offensiva, anche se occasioni da gol latitano. Sulla fascia destra Maicon ed Alves creano parecchi grattacapi a Queiroz, che prova a risolvere il problema invertendo le posizioni degli esterni - Danny a sinistra e Duda a destra, ma il risultato non cambia. Il centrocampo lusitano è in bambola, mentre le poche folate offensive portano la firma dell'assai propositivo Coentrão. Per vedere l'unica, vera grande occasione dal gol del primo tempo occorre attendere la mezz'ora, quando Nilmar schianta sul palo il sinistro. Poi la partita s'incattivisce, e per evitare che il caratteraccio di Felipe Melo penalizzi la squadra in vista degli ottavi, Dunga sostituisce il mastino bianconero con Josué: mossa plateale, ma intelligente.
Il secondo tempo è un inno alla noia. Con l'ingresso di Simão al posto di Duda il Portogallo ostruisce la maggior fonte di gioco brasiliana: Maicon è bloccato, è bloccata pure la partita. L'unico sprazzo di spettacolo ce lo regala Archundia: cinque minuti di recupero sembrano un atroce prolungamento dell'agonia pallonara, ed invece qualcosina-ina-ina ne vien fuori. Però Eduardo fa buona guardia, e si chiude 0-0.
La chiave - Se c'è una chiave per aprire il catenaccio portoghese, evidentemente Dunga non l'ha trovata.
La chicca - La parata di Eduardo sul destro deviato di Ramires merita, così come merita Julio Cesar: due uscite «toste», necessarie per mantenere inviolata la porta.
Top&Flop - Julio Cesar poco impegnato, ma coraggioso; Maicon spinge, Melo è nervosissimo. Coentrão in grande spolvero, Cristiano Ronaldo solista.
Antonio Giusto
TABELLINO
PORTOGALLO-BRASILE 0-0
PORTOGALLO (4-2-3-1): Eduardo 6.5; R. Costa 6, B. Alves 6, R. Carvalho 6, F.Coentrão 7; Pepe 5.5 (64' P. Mendes 6), R. Meireles 6 (84' M. Veloso s.v.); Danny 5, Tiago 5.5, Duda 5.5 (54' Simão 6.5); C. Ronaldo 6. CT: Queiroz 6.
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar 7; Maicon 6.5, Lucio 6, Juan 6, Bastos 6.5; Felipe
Melo 4 (43' Josué 6), Gilberto Silva 6; Dani Alves 6, J. Baptista 5 (82' Ramires s.v.), Nilmar 6.5; Luis Fabiano 5.5 (85' Grafite s.v.). CT: Dunga 5.
ARBITRO: Archundia (Messico) 6.5.
AMMONITI: Duda, Tiago, Pepe, Coentrao (P), Luis Fabiano, Juan, Felipe Melo (B).
Fonte: Goal.com
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