Tutti insieme, appassionatamente, in campo alla domenica pomeriggio. Il terzo turno del girone B di Prima Divisione regala spunti interessanti, su tutti il ritorno del calcio «alla Zeman»: sconfitto 5-3 a Lanciano, il boemo mastica amaro ma è conscio di aver offerto alla platea uno spettacolo memorabile. In vetta brindano Atletico Roma e Lucchese, ad un primo abbozzo di fuga, mentre il Siracusa giace mestamente in coda alla graduatoria.
Cos’è successo - Tre partite, tre vittorie, nove punti: l'Atletico Roma espugna l'Arena Garibaldi con gol di Balzano e Ciofani approffitando della giornataccia occorsa al Pisa, che termina in nove a causa di due espulsioni (Bizzotto e Gimmelli) dopo aver effettuato tutte e tre le sostituzioni nel corso della prima frazione a causa di altrettanti infortuni. Vince anche il Taranto: 2-1 contro il Gela, ma gli jonici non brillano. Ben disposti in campo dal tecnico Provenza, gli ospiti concedono il vantaggio ad Incocciati (36') ma riescono ad agguantare il pari con D'Anna, prima che Di Deo vesta i panni del match winner regalando i tre punti ai suoi prima di lasciare il terreno di gioco a causa di uno stiramento. Il derby campano tra Benevento e Nocerina si conclude in parità, ma il risultato è bugiardo: gli ospiti, per lunghi tratti in controllo della partita ed in vantaggio con Di Maio al quarto d'ora, si vedono raggiungere da Pintori quando mancano pochi minuti alla conclusione dell'incontro. Nel finale, Gori ed Aldegani protagonisti di grandi parate. Un frizzante Foligno ha la meglio sul Viareggio, decisive le realizzazioni di Cavagna (26', su calcio di rigore) e Sciaudone, ispirato da Falcinelli. L'Andria s'impone a Siracusa con gol di Paolucci a dieci minuti dal termine. Partita piacevole, ma i padroni di casa sin qui non hanno messo in cascina neppure un punto.
Il top - Signore e signori, Zemanlandia. Otto gol, due cartellini rossi, un palo ed un turbinio di emozioni difficile da esprimere sotto forma di lettere e segni d'interpunzione. Difesa ballerina e fame di gol: questa la ricetta del cuoco boemo per offrire un pomeriggio indimenticabile ai tremila presenti sugli spalti del «Biondi» di Lanciano. Dopo l'avvio contraddistinto dal predominio territoriale dei padroni di casa, in vantaggio con capitan Di Cecco, la partita s'infiamma quando lo stopper Romagnoli infila l'1-1. Spogliatoi, quindi un ping pong a suon di gol da vietare ai malati di cuore: il perché lo spiegano Sau (50'), Di Cecco (57'), Turchi (59') ed ancora Sau (65'). Una capocciata di Antolioli riporta in vantaggio i padroni di casa, graziati da Sau dopo pochi istanti ed omaggiati di un tranquillo epilogo di gara dall'ingenuità di Burrai: espulso per doppia ammonizione, anzitempo sotto la doccia gli farà compagnia Palermo, che rimedia il cartellino rosso falciando Di Cecco ai venti metri e regalando a Mammarella l'opportunità di arrotondare il punteggio su calcio di punizione.
Il flop - Annichilita a Lucca, la Ternana si ritrova a leccarsi le ferite nei bassifondi della classifica. Privi d'ordine e d'idee, le fere hanno reagito all'inziale vantaggio degli avversari rossoneri (Biggi, al 6') sbilanciandosi in avanti e subendo altri tre gol nella ripresa (Marotta, poi ancora Biggi e quindi Pezzi).
La sorpresa - Dopo essersi presentato ai sostenitori della Cavese segnando un gol nel test infrasettimanale con la Berretti, Camillo Ciano bagna con una doppietta l'esordio in biancoblu. La prime rete arriva dagli undici metri (fallo di Giacomini, espulso, sullo stesso Ciano) e sancisce il momentaneo pareggio, che però resiste meno di un minuto: è lo stesso Ciano a marcare il 2-1 con un gran tiro da fuori area. Il gol di Bernardi, giunto all'80', regala il pareggio al Cosenza: finisce 2-2.
Toh, chi si rivede - In astinenza dal 21 febbraio (Taranto-Pescina 2-0), Giorgio Corona torna al goal suggellando dal dischetto il 2-0 con cui la Juve Stabia s'impone a Barletta. Due prime volte in una: per Corona si tratta della prima rete gonfiata con indosso la nuova maglia, mentre per le vespe questo è il primo successo stagionale.
La chicca - La Lucchese guida ininterrottamente la classifica dal 19 ottobre 2008, quando militava in Serie D nel girone E. Gli uomini di Favarin, che ambiziosamente dichiara d'ispirarsi all'Olanda di Cruijff e Michels, paiono intenzionati a rimanere in cima alla graduatoria ancora per molto tempo: desiderosi di allungare una striscia che dura ormai da ventidue mesi, in città che già chi sogna la Serie B. Primo fra tutti il presidente Giuliani.
Antonio Giusto
Fonte: Goal.com
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