Tornato il calcio, quello da tre punti, dopo le barbose amichevoli internazionali, ecco la consueta marea di spunti disseminati per l'Europa. C'è un Rooney che ha smarrito la via del gol: l'ultimo oltre un mese fa, a Galați contro l'Oțelul, mentre in Premier League è a secco dal 18 settembre (3-1 al Chelsea). In Germania, Götze e Reus stanno esplodendo fragorosamente. Ed il Valencia, nella Liga, dà filo da torcere al Real Madrid; Mourinho, a cavallo del fido destriero... Callejón, mantiene però la vetta della classifica. Guardando al nostro orticello, salta invece agli occhi la gran prestazione del mio pupillo Coutinho.
Dando un'occhiata alle statistiche, è facile rendersi conto della mia errata previsione. 101 partite disputate, 242 gol segnati appena. La bellezza - sì, come no - di 14 incontri terminati a reti inviolate, e una media gol che è la più bassa dal ritorno - anno di(s)grazia 2004 - della massima serie a 20 squadre. A me, che m'ero illuso al tramonto dell'estate di potermi godere un campionato perlomeno ricco di gol, non rode poi più di tanto per l'errata previsione, ma soprattutto a causa di un campionato il cui livellamento verso il basso è sempre più evidente.
Antonio Giusto
Fonte: Goal.com
3 commenti:
Effettivamente, leggendo ieri l'inserto di ExtraTime della Gazzetta, che sottolineava le cifre dei migliori marcatori europei, tra tutte le qualificazioni, veniva un po' di depressione non vedendo nessun giocatore appartenente al campionato italiano. Io sono dell'idea che Balotelli e Mancini abbiano fatto più che bene ad andarsene in Inghilterra, non trovi?
Il calcio italiano rimane, purtroppo, troppo tattico e poco spettacolare. Per riavvicinare la gente agli stati e tornare ad essere i migliori ci vuole una nuova mentalità e soprattutto più spregiudicatezza.
Balotelli e Mancini sono andati a godersi i fantastilioni dello sceicco Mansour: caso a parte. L'italiano medio, che cide addio alla Serie A e le sue polemiche, ora come ora fa benissimo. Enzo Maresca, che questa decisione l'ha presa con sufficiente anticipo - evidentemente, aveva fiutato l'imminente declino - a far ritorno nel Bel Paese (sì, ai tempi di Dante e Petrarca...) non ci pensa nemmeno.
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