È finita 0-0, ma i gol potevano esserci, e potevano anche essere parecchi.
L'avvio porta la firma dell'abile stratega Mazzarri: pressing a tutto campo, con l'obiettivo di recuperare palla il più vicino possibile alla porta difesa da Julio Cesar nella speranza di sbloccare il risultato quanto prima per poi costringere l'Inter ad attaccare, offrendosi al contropiede. Al 10' il Napoli va vicinissimo al gol con Hamsik: lasciato inspiegabilmente libero a poca distanza dall'area di rigore, lo slovacco lascia partire un insidiosissimo destro cui solo la traversa nega il gol. Si tratta di un'occasione nata sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la via scelta da Mourinho per arginare Hamsik lascia perplessi: con Santon chiamato all'uscita costante sul trequartista avversario, Muntari è chiamato ad un lavoro in fase di ripiegamento che non è in grado di garantire, viste le difficoltà palesate anche nell'esecuzione di una semplice diagonale. Ciò crea non pochi problemi ad un'Inter che finisce col ridurre la propria controffensiva a degli sterili lanci lunghi, effettuati prevalentemente da Lucio, alla ricerca di Milito, che si sbatte tanto ma conclude poco: le marcature a uomo (Grava su Pandev, Cannavaro su Milito) predisposte da Mazzarri sortiscono gli effetti sperati. Da segnalare solo un sinistro al fulmicotone di Muntari, che va a morire sulla traversa. Tanti rebus irrisolti in fase difensiva per Mourinho: Zuniga spinge con costanza, rasserenato dall'inesistente spinta di Santon, mentre Hamsik gode di troppe libertà al limite dell'area; Denis, infine, crea varchi per l'accorrente Quagliarella e si mette anche in proprio, costringendo Julio Cesar ad una paratissima.
Nella ripresa, complice il gran numero di energie spese nel primo tempo, i padroni di casa consentono all'Inter di avanzare il proprio baricentro. L'allargamento delle maglie, anche questo fisiologico, favorisce l'aumento di occasioni. Di positivo c'è che Mourinho ha sostituito Muntari, già ammonito e parecchio nervoso: al suo posto Mariga, mediano destro, con Zanetti (ben più avvezzo del ghanese alla difesa) dirottato sulla sinistra. L'unica occasione degna di nota, per quanto riguarda i nerazzurri, vede proprio Mariga tra i protagonisti: bel triangolo con Milito, autore di un pregevole colpo di tacco a smarcare il compagno, e palla in mezzo per Pandev, bravissimo a girarsi ma incapace di angolare un pallone che De Sanctis blocca con facilità. Il Napoli, invece, punta sulla verticalità, campo d'azione preferito dello «scugnizzo» Quagliarella: proprio lui va a cogliere un clamoroso palo a metà della seconda frazione. Poi il ritmo cala, e le occasioni cessano nonostante l'ingresso di una bocca da fuoco come Eto'o tra le fila dell'Inter (fuori Pandev, sottotono stasera). Ai nerazzurri, in fin dei conti, un pareggio può anche andar bene, e dopo appena un minuto di recupero - logico: appena due cambi e nessuna interruzione degna di nota - Rosetti manda tutti negli spogliatoi.
TABELLINO
NAPOLI-INTER 0-0
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, P.Cannavaro, Grava; Zuniga (dal 36’ s.t. Cigarini), Pazienza, Gargano, Aronica; Hamsik, Quagliarella; Denis (Iezzo, Rullo, Rinaudo, Dossena, Bogliacino, Hoffer) All. Mazzarri.
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 1’ s.t. Mariga); Pandev (dal 25’ s.t. Eto’o), Sneijder; Milito (Toldo, Cordoba, Krhin, Quaresma, Motta). All. Mourinho.
ARBITRO Rosetti di Torino.
NOTE ammoniti Pazienza, Zuniga e Gargano per gioco scorretto, Muntari e Sneijder per gioco scorretto, Maicon per proteste. Tiri in porta 2 e 2 legni-2 e 1 legno. Tiri fuori 7-2. Angoli 3-2. In fuorigioco 1-4. Recuperi 2’ p.t. , 1’ s.t.
L'avvio porta la firma dell'abile stratega Mazzarri: pressing a tutto campo, con l'obiettivo di recuperare palla il più vicino possibile alla porta difesa da Julio Cesar nella speranza di sbloccare il risultato quanto prima per poi costringere l'Inter ad attaccare, offrendosi al contropiede. Al 10' il Napoli va vicinissimo al gol con Hamsik: lasciato inspiegabilmente libero a poca distanza dall'area di rigore, lo slovacco lascia partire un insidiosissimo destro cui solo la traversa nega il gol. Si tratta di un'occasione nata sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la via scelta da Mourinho per arginare Hamsik lascia perplessi: con Santon chiamato all'uscita costante sul trequartista avversario, Muntari è chiamato ad un lavoro in fase di ripiegamento che non è in grado di garantire, viste le difficoltà palesate anche nell'esecuzione di una semplice diagonale. Ciò crea non pochi problemi ad un'Inter che finisce col ridurre la propria controffensiva a degli sterili lanci lunghi, effettuati prevalentemente da Lucio, alla ricerca di Milito, che si sbatte tanto ma conclude poco: le marcature a uomo (Grava su Pandev, Cannavaro su Milito) predisposte da Mazzarri sortiscono gli effetti sperati. Da segnalare solo un sinistro al fulmicotone di Muntari, che va a morire sulla traversa. Tanti rebus irrisolti in fase difensiva per Mourinho: Zuniga spinge con costanza, rasserenato dall'inesistente spinta di Santon, mentre Hamsik gode di troppe libertà al limite dell'area; Denis, infine, crea varchi per l'accorrente Quagliarella e si mette anche in proprio, costringendo Julio Cesar ad una paratissima.
Nella ripresa, complice il gran numero di energie spese nel primo tempo, i padroni di casa consentono all'Inter di avanzare il proprio baricentro. L'allargamento delle maglie, anche questo fisiologico, favorisce l'aumento di occasioni. Di positivo c'è che Mourinho ha sostituito Muntari, già ammonito e parecchio nervoso: al suo posto Mariga, mediano destro, con Zanetti (ben più avvezzo del ghanese alla difesa) dirottato sulla sinistra. L'unica occasione degna di nota, per quanto riguarda i nerazzurri, vede proprio Mariga tra i protagonisti: bel triangolo con Milito, autore di un pregevole colpo di tacco a smarcare il compagno, e palla in mezzo per Pandev, bravissimo a girarsi ma incapace di angolare un pallone che De Sanctis blocca con facilità. Il Napoli, invece, punta sulla verticalità, campo d'azione preferito dello «scugnizzo» Quagliarella: proprio lui va a cogliere un clamoroso palo a metà della seconda frazione. Poi il ritmo cala, e le occasioni cessano nonostante l'ingresso di una bocca da fuoco come Eto'o tra le fila dell'Inter (fuori Pandev, sottotono stasera). Ai nerazzurri, in fin dei conti, un pareggio può anche andar bene, e dopo appena un minuto di recupero - logico: appena due cambi e nessuna interruzione degna di nota - Rosetti manda tutti negli spogliatoi.
TABELLINO
NAPOLI-INTER 0-0
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, P.Cannavaro, Grava; Zuniga (dal 36’ s.t. Cigarini), Pazienza, Gargano, Aronica; Hamsik, Quagliarella; Denis (Iezzo, Rullo, Rinaudo, Dossena, Bogliacino, Hoffer) All. Mazzarri.
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 1’ s.t. Mariga); Pandev (dal 25’ s.t. Eto’o), Sneijder; Milito (Toldo, Cordoba, Krhin, Quaresma, Motta). All. Mourinho.
ARBITRO Rosetti di Torino.
NOTE ammoniti Pazienza, Zuniga e Gargano per gioco scorretto, Muntari e Sneijder per gioco scorretto, Maicon per proteste. Tiri in porta 2 e 2 legni-2 e 1 legno. Tiri fuori 7-2. Angoli 3-2. In fuorigioco 1-4. Recuperi 2’ p.t. , 1’ s.t.
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