La Fiorentina batte il Cagliari al «Franchi» e lo scavalca in classifica, portandosi a quota 19. Protagonista assoluto dell'incontro è Adrian Mutu, che ritorna al gol dopo quasi un anno di astinenza.
FORMAZIONI - Pur con Gilardino fuori per infortunio, Mihajlović non rinuncia al consueto 4-2-3-1. Santana, Ljajić e Vargas compongono il trio alle spalle di Mutu, mentre D'Agostino si occupa della regia e Camporese affianca Gamberini in difesa. Donadoni schiera il jolly Laner nell'inconsueta posizione di terzino destro, con Nainggolan a completare un centrocampo in cui trovano posto anche il capitano Conti e l'incontrista Biondini. Matri e Nenê di punta, con Cossu ad ispirarli.
PARTITA - Primo tempo avaro di emozioni, complice un atteggiamento non certo irreprensibile da parte di entrambe le squadre. La Fiorentina, priva di pedine fondamentali quali Frey, Montolivo, Jovetić e Gilardino, non pare sufficientemente concentrata sulla partita: tanti errori, soprattutto in fase d'impostazione, ma anche la ripartizione degli spazi di gioco non pare corretta. E così, mentre D'Agostino e Donadel faticano ad intendersi e Mutu, centravanti obbligato, svuota l'area venendosi a prendere il pallone sulla trequarti, il Cagliari di Donadoni attende l'errore e non rinuncia a ripartire. Nenê, però, è l'unico uomo in maglia rossoblu ad impensierire Boruc, praticamente inoperoso a parte qualche uscita alta. Lo 0-0 con cui le squadre fanno ritorno negli spogliatoi dopo neppure un minuto di recupero non deve quindi sorprendere.
Appena 7' nel secondo tempo, e la Fiorentina sblocca il risultato con Mutu, che corregge in rete un calcio di punizione dalla destra di D'Agostino. Il gol infonde fiducia alla Fiorentina, che aggredisce il Cagliari alla ricerca di un raddoppio sfiorato con Ljajić, cui Agazzi si oppone magnificamente. Donadoni, che aveva dato il via alla girandola dei cambi già all'intervallo sostituendo Laner con Ariaudo, inserisce Lazzari al posto di Nenê andando a disegnare un 4-3-2-1 che non porta i risultati sperati. Difatti la Fiorentina continua a fare la voce grossa, vedendosi annullare un gol (Donadel) ma rischiando in contropiede per l'unica volta in tutta la partita. Con l'opposizione di Boruc a Matri, Mihajlović - sentendosi più sicuro - ragala al diciottenne Piccini la gioia dell'esordio in Serie A e si prepara all'arrembaggio finale di un Cagliari che però non riesce ad agguantare il pareggio.
CHIAVE - Il ritorno al gol di Mutu decide l'incontro: è grazie a lui che la Fiorentina intasca i tre punti.
CHICCA - Adrian Mutu ritorna al gol dopo 319 giorni. L'ultima marcatura risaliva allo scorso 20 gennaio, in Coppa Italia contro la Lazio.
MOVIOLA - Ben tre gol annullati alla Fiorentina. Sui due di Mutu c'è poco da recriminare, in entrambi i casi il fuorigioco è netto. La splendida volée destra di Donadel, però, paga un fuorigioco di Cristiano Zanetti, che diventa attivo quando l'ex centrocampista di Inter e Juventus si abbassa per far scorrere il pallone.
TATTICA - Imperniata su Gilardino ed il suo lavoro spalle alla porta, la manovra della Fiorentina risente parecchio dell'assenza del bomber. Il suo sostituto, Adrian Mutu, ha caratteristiche assai differenti, che lo portano a svariare sull'intero fronte d'attacco e quindi a svuotare l'area che nessun altro può riempire.
PROMOSSI&BOCCIATI - Il migliore in campo è senza dubbio Mutu. Dall'altra parte in grande spolvero Agazzi, autore di almeno due parate decisive. Camporese, coadiuvato dall'esperto Gamberini, si dimostra affidabile, mentre Donadel offre una discreta prestazione. Delude Matri, e lo stesso vale per Vargas, poco altruista nel finale.
Antonio Giusto
Fonte: Goal.com
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