TIC-TAC-TIC-TAC… SANTI! Reduce dalla dispendiosa (fisicamente) ma remunerativa (economicamente) Peace Cup, persa ai rigori contro l’Aston Villa, la Juventus – priva di Buffon, Sissoko e Diego – necessita di ben 20’ per prendere le misure ad un Villarreal spumeggiante nonostante la calura estiva.
Nella prima parte di gara gli spagnoli duettano vorticosamente negli ampi spazi lasciati liberi da una Juventus comprensibilmente fiacca: Nilmar e Rossi (brevilinei tecnici e rapidi entrambi, due brutte gatte da pelare per la coppia difensiva bianconera composta da Legrottaglie e Cannavaro) sono ottimamente supportati da Cani e Cazorla, sempre pronti a convergere verso il centro partendo dalle fasce di competenza.
Di occasioni davvero ghiotte, però, ne arrivano pochine: tanti tentativi da fuori, soprattutto di Rossi, ma sottorete nessuno riesce a trovare la zampata decisiva. E così al 42’ tocca a Santi Cazorla inventarsi il gol dello 0-1: piroetta su Felipe Melo e bordata mancina (è ambidestro) che non lascia scampo a Manninger.
Detto del quartetto di tenori del Villarreal, nella Juventus si segnalano alcune buone giocate di Giovinco e di Zebina, sempre più in forma. Fortunato Cannavaro: due falli da rigore commessi, nessuno sanzionato.
SOSTITUZIONI E GOLEADA Consueta girandola di cambi all’intervallo: Amauri e Iaquinta rimpiazzano Del Piero e Trezeguet, spettatori non paganti; Caceres, il nuovo arrivato, rileva Zebina sulla corsia destra. Il Submarino Amarillo sostituisce Rossi e Cazorla, i migliori della prima frazione, con Jonathan Pereira e Pires, egregi nel non farli rimpiangere.
L’avvio juventino fa ben sperare, ma dopo qualche sussulto in avanti, Manninger (ottimo su Pereira in prima battuta) deve nuovamente raccogliere il pallone in fondo al sacco: Nilmar ha trovato il modo di suggellare il proprio esordio con la maglia del Villarreal con un colpo di testa da opportunista vero che fa 2-0.
Dopo il raddoppio spagnolo, la Juve va in crisi, e i difensori bianconeri lasciano delle vere e proprie praterie agli avversari, che dopo un paio di tentativi andati male chiudono il match con Pires, che insacca da due passi su servizio di Pereira, ubriacante nell’uno-contro-uno con Cannavaro.
Prima del poker degli ospiti, c’è anche il tempo per la rete di Amauri, che trafigge Diego Lopez (parecchio avventuroso in uscita) con una zampata sottomisura sugli sviluppi di un corner dalla destra di Tiago. Poi, come detto, arriva il quarto gol: Pires, con una magnifica volée di destro, fredda Manninger e chiude i conti: 1-4. Un solo minuto di recupero, e Damato (pessimo il suo arbitraggio) manda le squadre negli spogliatoi.
PROMOSSI E BOCCIATI Se Pires può segnare due gol in 45’ di campo, un ringraziamento se lo merita il piccolo (appena 166 cm) Jonathan Pereira, 22enne folletto che con il suo ingresso vivacizza ulteriormente il gioco del Villarreal.
Deludente Cannavaro, apparso spesso in difficoltà, impalpabile Melo, ma la Juventus intera non è stata all’altezza. Si salvano Amauri, autore del gol della bandiera, e Caceres, che si limita al compitino nel giorno dell’esordio. Bene anche il volenteroso Iaquinta.
Nella prima parte di gara gli spagnoli duettano vorticosamente negli ampi spazi lasciati liberi da una Juventus comprensibilmente fiacca: Nilmar e Rossi (brevilinei tecnici e rapidi entrambi, due brutte gatte da pelare per la coppia difensiva bianconera composta da Legrottaglie e Cannavaro) sono ottimamente supportati da Cani e Cazorla, sempre pronti a convergere verso il centro partendo dalle fasce di competenza.
Di occasioni davvero ghiotte, però, ne arrivano pochine: tanti tentativi da fuori, soprattutto di Rossi, ma sottorete nessuno riesce a trovare la zampata decisiva. E così al 42’ tocca a Santi Cazorla inventarsi il gol dello 0-1: piroetta su Felipe Melo e bordata mancina (è ambidestro) che non lascia scampo a Manninger.
Detto del quartetto di tenori del Villarreal, nella Juventus si segnalano alcune buone giocate di Giovinco e di Zebina, sempre più in forma. Fortunato Cannavaro: due falli da rigore commessi, nessuno sanzionato.
SOSTITUZIONI E GOLEADA Consueta girandola di cambi all’intervallo: Amauri e Iaquinta rimpiazzano Del Piero e Trezeguet, spettatori non paganti; Caceres, il nuovo arrivato, rileva Zebina sulla corsia destra. Il Submarino Amarillo sostituisce Rossi e Cazorla, i migliori della prima frazione, con Jonathan Pereira e Pires, egregi nel non farli rimpiangere.
L’avvio juventino fa ben sperare, ma dopo qualche sussulto in avanti, Manninger (ottimo su Pereira in prima battuta) deve nuovamente raccogliere il pallone in fondo al sacco: Nilmar ha trovato il modo di suggellare il proprio esordio con la maglia del Villarreal con un colpo di testa da opportunista vero che fa 2-0.
Dopo il raddoppio spagnolo, la Juve va in crisi, e i difensori bianconeri lasciano delle vere e proprie praterie agli avversari, che dopo un paio di tentativi andati male chiudono il match con Pires, che insacca da due passi su servizio di Pereira, ubriacante nell’uno-contro-uno con Cannavaro.
Prima del poker degli ospiti, c’è anche il tempo per la rete di Amauri, che trafigge Diego Lopez (parecchio avventuroso in uscita) con una zampata sottomisura sugli sviluppi di un corner dalla destra di Tiago. Poi, come detto, arriva il quarto gol: Pires, con una magnifica volée di destro, fredda Manninger e chiude i conti: 1-4. Un solo minuto di recupero, e Damato (pessimo il suo arbitraggio) manda le squadre negli spogliatoi.
PROMOSSI E BOCCIATI Se Pires può segnare due gol in 45’ di campo, un ringraziamento se lo merita il piccolo (appena 166 cm) Jonathan Pereira, 22enne folletto che con il suo ingresso vivacizza ulteriormente il gioco del Villarreal.
Deludente Cannavaro, apparso spesso in difficoltà, impalpabile Melo, ma la Juventus intera non è stata all’altezza. Si salvano Amauri, autore del gol della bandiera, e Caceres, che si limita al compitino nel giorno dell’esordio. Bene anche il volenteroso Iaquinta.
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