BARI, 21 punti.
Ultime cinque partite: Sampdoria (Casa), Roma (C), Palermo (Trasferta), Lecce (C), Bologna (T).
Poche storie, il Bari è spacciato. Ventura non è riuscito nell'impresa di ripetere la scorsa, splendida stagione: la fluidità del gioco biancorossa si è vista - a sprazzi - solo nelle primissime battute di un campionato incominciato sconfiggendo la Juventus al San Nicola. Un'illusione, perché di lì in poi gli infortuni hanno preso il sopravvento ed i Galletti sono mestamente scivolati all'ultimo posto in classifica. Il tardivo esonero di Ventura (giunto il 10 febbraio) è servito a poco: Mutti è un allenatore scafato, ma per i miracoli solitamente occorre rivolgersi molto più in alto, spesso senza venir neppure ascoltati.
BRESCIA, 30 punti.
Ultime cinque partite: Milan (C), Sampdoria (T), Catania (C), Cesena (T), Fiorentina (C).
Nonostante la penultima piazza occupata nel momento della redazione dell'articolo, il Brescia può ancora confidare nella salvezza. Il calendario, eccezion fatta per il prossimo turno in cui le Rondinelle ospiteranno un Milan ormai preso dal conto alla rovescia-scudetto, propone agli uomini di Iachini tre scontri diretti: Samp, Catania e Cesena, al momento quartultimo con quattro punti di vantaggio proprio sugli uomini di Iachini. L'ultima giornata, poi, offre una Fiorentina presumibilmente senza stimoli, stimoli che non mancavano ai viola il 29 maggio 2005, quando con un sonoro 3-0 condannarono il Brescia alla Serie B, da cui è riemerso lo scorso 13 giugno e dove non intende fare ritorno.
SAMPDORIA, 32 punti.
Ultime cinque partite: Bari (T), Brescia (C), Genoa (T), Palermo (C), Roma (T).
I blucerchiati, in caduta libera, rischiano concretamente di scendere in B dopo aver sfiorato l'accesso ai gironi di Champions League in apertura di stagione. I numeri bastano ed avanzano per spiegare la difficilissima situazione della Samp: 13 sconfitte nelle ultime 18 partite e due vittorie appena, l'ultima il 13 febbraio. Ambiente surriscaldato, e gol che latitano: inopinatamente ceduti - svenduti? - Cassano e Pazzini, gli uomini di Cavasin (non si sa fino a quando) si ritrovano con secondo peggior attacco della Serie A. Le premesse, insomma, sono tutt'altro che buone, così come il calendario.
CESENA, 34 punti.
Ultime cinque partite: Bologna (T), Inter (C), Cagliari (T), Brescia (C), Genoa (T).
Finisse oggi il campionato, i bianconeri sarebbero la prima squadra a salvarsi. Purtroppo per loro mancano ancora cinque giornate, e per riuscire in un'impresa non da poco, ovvero confermarsi in Serie A dopo un doppio salto di categoria, bisognerà stringere i denti. Il derby emiliano-romagnolo contro un Bologna con la pancia piena non va preso sottogamba, così come gle trasferte a Cagliari e Genova. Partita chiave della stagione sarà però l'incontro casalingo con il Brescia, in cui verranno presumibilmente decisi i destini delle due squadre.
LECCE, 35 punti.
Ultime cinque partite: Genoa (T), Chievo (T), Napoli (C), Bari (T), Lazio (C).
La difesa è la peggiore del campionato, con 56 gol subiti, ma importa poco ad un Lecce da 7 punti nelle ultime tre partite. Il più ostico degli avversari è a questo punto un calendario antipatico. Le trasferte di Genova e Verona, con un Chievo però potenzialmente già oltre quota 40, rischiano di costringere il Lecce a giocarsi il tutto per tutto negli ultimi tre turni, tremendi: al «Via del Mare» sono attesi Napoli e Lazio, in lotta per un posto in Champions League, ed in mezzo c'è il derby con il Bari, quasi certamente già retrocesso ma voglioso di dare l'addio alla Serie A con una vittoria nella partita più sentita della stagione.
PARMA, 35 punti.
Ultime cinque partite: Udinese (T), Palermo (C), Bologna (T), Juventus (C), Cagliari (T).
La rosa a disposizione di Colomba, da poco subentrato a Marino, non è certo quella di una squadra che lotta per salvarsi. Vantaggio o svantaggio? Il rischio che si tratti della seconda ipotesi è alto, ma i tre punti messi in saccoccia contro l'Inter hanno rappresentato per la squadra una ventata d'aria fresca. Ora però bisogna concentrarsi sulla trasferta di Udine, contro una squadra che insegue l'Europa che conta; poi un Palermo con la testa alla Coppa Italia, così si augurano al Tardini, e Bologna-Juve-Cagliari per chiudere. Magari la palla scotterà più del solito, ma è difficile ipotizzare un ritorno in B dei ducali.
CATANIA, 36 punti.
Ultime cinque partite: Juventus (T), Cagliari (C), Brescia (T), Roma (C), Inter (T).
Dopo il roboante 4-0 rifilato al Palermo la squadra si è appisolata sugli allori: un punto solo contro il Bari, e 4 gol incassati dalla Lazio al «Massimino». Così non va, Simeone e la sua banda di argentini lo sanno bene, ed il calendario non aiuta, con l'ultimo ciclo di partite che si apre a Torino contro la Juventus e viene concluso dalla trasferta a San Siro, dove l'Inter presumibilmente dovrà evitare i preliminari di Champions League. In mezzo la trasferta di Brescia, contro una diretta concorrente per la permanenza in A, preceduta dal morbido impegno contro un Cagliari sazio ma seguita dalla venuta della Roma, che ha sì una pessima tradizione a Catania ma dovrà strappare un piazzamento europeo per iniziare nel migliore dei modi l'avventura americana.
CHIEVO, 39 punti.
Ultime cinque partite: Roma (T), Lecce (C), Juventus (T), Udinese (C), Palermo (T).
Manca un punto per raggiungere la fatidica quota 40, garante della salvezza. Per racimolarlo ecco cinque partitacce, tre delle quali in trasferta contro Roma, Juventus e Palermo. I rosanero saranno sazi all'ultima giornata, ma pensare di dover attendere così a lungo per tagliare il traguardo-salvezza sarebbe rischioso. Meglio, quindi, festeggiare in casa propria, anche se il Lecce smanioso di rimanere in A e l'Udinese che sogna la Champions League non paiono certo vittime sacrificali.