Wesley Sneijder non cinguetta più: l'ha deciso l'Inter. Così
scrive la sua consorte, Yolanthe, ovviamente su Twitter. Pare che la
società non gradisca i tweet riguardanti ciò che avviene in campo,
lontano dalle telecamere, e per questo ha impedito ai propri tesserati -
non solo l'olandese, stessa sorte anche per Alvarez e Guarin - di
esternare pensieri vari riguardante l'ambiente nerazzurro sul popolare
social network.
Siam sicuri che Sneijder, anziché lamentarsi, non farebbe meglio a
ringraziare la società? Di multe e squalifiche nate sul web ce n'è una
al giorno, ed il rischio che Wesley (durante la cui assenza l'Inter ha
infilato 10 vittorie consecutive) fosse il prossimo era concreto.
Fortunatamente per il calciatore, non sarà così, ma di colleghi più o
meno illustri finiti nei guai a causa di Twitter ce ne sono parecchi. Di
seguito, un paio di casi curiosi.
Iniesta, Villa, Puyol, Valdes e Arbeloa
I cinque spagnoli, campioni d'Europa-del Mondo-d'Europa, a metà ottobre sono finiti nei guai per pubblicità occulta: han pubblicizzato una nota birra spagnola, ricavando una cifra indefinita tra i 3 ed i 20mila euro per cinguettio.
I cinque spagnoli, campioni d'Europa-del Mondo-d'Europa, a metà ottobre sono finiti nei guai per pubblicità occulta: han pubblicizzato una nota birra spagnola, ricavando una cifra indefinita tra i 3 ed i 20mila euro per cinguettio.
Macheda
L'ex laziale, in marzo, si è buscato una multa da 15mila sterline per commenti omofobi su Twitter, destinati ad uno sgradito interlocutore accusato di essere uno «stupid gay». Linea difensiva adottata: «Volevo scrivere "guy" (ragazzo)».
L'ex laziale, in marzo, si è buscato una multa da 15mila sterline per commenti omofobi su Twitter, destinati ad uno sgradito interlocutore accusato di essere uno «stupid gay». Linea difensiva adottata: «Volevo scrivere "guy" (ragazzo)».
Antonio Giusto
Fonte: Calcissimo